L’abuso e lo spreco di olio di palma fa male all’ambiente, è causa primaria di distruzione di foreste umide tropicali in tante parti del mondo, è causa di aumento delle emissioni di CO2 (il triplo del gasolio fossile!). Ed è un peccato, perché l’olio di palma, come tutti gli oli alimentari, è frutto prezioso di una bellissima pianta, è un nutrimento, usato per friggere o impastare dolci, per produrre saponi, cosmetici o farmaci per miliardi di persone: in Europa è usato soprattutto nei carburanti. In Italia bruciamo il 70% dell’olio di palma importato nei motori diesel oppure in centrali termoelettriche.
Uno spreco. Ecco perché conviene usarne molto meno, usarlo meglio. Anche con scelta alla portata di tutti.
Buycott, o "positive buying", indica un'azione di consumo finalizzata a promuovere l'acquisto di determinati prodotti o di marchi, allo scopo di favorire una causa politica, sociale o ambientale. E’ l’opposto di boicottaggio (inglese "boycott") che nell'ambito del consumo critico indica il rifiuto dell'acquisto di specifici marchi o di prodotti. Noi vogliamo scegliere e pretendiamo di poter scegliere prodotti diversi, di poter operare scelte differenti. Vogliamo evitare lo spreco, vogliamo evitare di bruciare un alimento, vogliamo evitare che faccia male alla nostra salute e all’ambiente.
Consumiamo circa 1,6 milioni di tonnellate all’anno di olio di palma, In media, tolti i giovani con meno di 19 anni e i vecchi con più di ottanta, ben 36 kg a testa. 25 kg di questi vengono bruciati, metà in motori diesel e l’altra metà in centrali elettriche, a nostra insaputa. Il rimanente si trova negli alimenti (circa 7-8 kg), nei prodotti per lavare e cosmesi (rimanenti 3-4 kg). Se questa è la media, ci sono belle differenze: chi guida un’auto diesel per 20 mila km all’anno e si rifornisce esclusivamente di biodiesel “ENIdiesel+” (circa 12% olio di palma), potrebbe consumate circa 110 kg di olio di palma solo per la propria auto, 135 in totale. Quindi tre o quattro volte più della media.
Chi invece usa gasolio normale e fa meno chilometri in auto, scende ad consumo annuale di solo 34 kg di olio di palma, persino a 24 kg con un’auto a benzina. Seguendo una dieta sana e senza rinunce e lavandosi senza inquinare, si può scendere anche a 5 Kg di olio di palma all’anno. 85% in meno, una bella differenza.