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#ROADTOGLASGOW. CONTRO LA CRISI CLIMATICA IL NOSTRO IMPEGNO NON SI FERMA!

Nei giorni scorsi abbiamo intrapreso un lungo viaggio fino a Glasgow, dove ci siamo uniti alle iniziative della società civile contro la crisi climatica in occasione della COP26 Oltre 150mila persone sono scese in piazza, con un unico messaggio: devono essere prese scelte serie per invertire la rotta e intraprendere azioni concrete per il clima. È stato anche un momento di confronto con la società civile di tutto il mondo, affinché la nostra azione di pressione sia sempre più decisa e coesa. Non ci fermeremo qui.

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#ROADTOGLASGOW YOUTH4PLANET

Siamo in codice rosso, ma possiamo ancora fermare la #crisiclimatica. Per questo siamo venuti a #Glasgow dov'è in corso la #Cop26, per urlare ai Grandi del pianeta che devono cambiare rotta. E devono farlo subito.

Con la comunità di #Youth4Planet siamo stati in strada a manifestare insieme a migliaia di attivistə da tutto il mondo! Vogliamo giustizia climatica. E la vogliamo adesso.

SI CHIUDE LA PRE-COP: ORA DRITTI VERSO GLASGOW

Non c’è più tempo da perdere e l’Ipcc non lascia alibi: la Cop26 di Glasgow deve essere il vertice per combattere davvero la crisi climatica. In questi tre giorni a Milano abbiamo ribadito a politici e governi gli impegni da assumere se vogliamo salvare il pianeta ora. La strada verso Glasgow è ancora in salita, ma noi continueremo a farci sentire! Seguici su youth4planet.it e #ActBeforeYouPost #Youth4Planet

THE TIME FOR GAMES IS OVER

Con Fridays for future Italia e Climate open platform siamo entrati in azione in Piazza Duomo a Milano per dire che il tempo dei giochi è finito. Siamo stanchi delle solite promesse e di accordi di comodo. Per questo abbiamo dato il cartellino rosso a governi e politici che continuano a prendere a calci il pianeta.

SÌ AL FUTURO, SÌ ALLE RINNOVABILI

Mentre tutto il mondo parla di obiettivi di decarbonizzazione e di come sviluppare urgentemente azioni di adattamento e di mitigazione alla #crisiclimatica, ENI continua a investire sulle #fontifossili e pensa di farsi pagare dall’Europa il discutibile progetto di confinamento geologico della CO2 nei fondali marini davanti alla costa di Ravenna.

Il futuro energetico del nostro paese non può passare per le fonti fossili! Dobbiamo investire sulle #rinnovabili a partire dall’eolico e dal fotovoltaico anche a mare, che deve essere liberato anche dalle piattaforme di estrazione di idrocarburi che deturpano da decenni il paesaggio costiero.

Nell’alto Adriatico, infatti, ci sono 77 piattaforme che estraggono gas. Di queste ben 12 rientrano nell’elenco delle piattaforme da dismettere nei prossimi anni.

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OPERAZIONE FIUMI SUL PO

Ultima tappa di #OperazioneFiumi sul Po, fiume simbolo della lotta ai cambiamenti climatici. Da Legambiente Veneto un appello alla necessità di una Comunità fluviale che vada oltre i confini territoriali e politici:

G20, VEDI NAPOLI E POI MUOVITI

In vista del G20 Ambiente ed Energia a Napoli abbiamo voluto far sentire la nostra voce. Ai Grandi chiediamo risposte decise per affrontare la crisi climatica. Abbiamo srotolato a Castel dell’Ovo un mega striscione, per chiedere al nostro Paese politiche vere ed incisive per rispondere alla crisi climatica. E per dire NO all’insensata corsa al #gas nel nostro Paese, che prevede la costruzione di 110 nuove infrastrutture che ci costeranno più di 30 miliardi di euro. Uno scenario assolutamente non in linea con quelle che sono le politiche e le strategie per la decarbonizzazione del Paese e del Pianeta.

RINNOVABILI ENDGAME

LA TOP 10 DEI CASI PIÙ ASSURDI DI ENERGIE RINNOVABILI BLOCCATI IN ITALIA

Il blocco delle energie rinnovabili in Italia: quali sono le cause?
Un racconto di 10 casi emblematici di battaglie sui territori e di percorsi partecipativi per favorire una vera transizione ecologica dal basso. Con un focus su trasparenza, legalità e  rischio di infiltrazioni mafiose nelle rinnovabili.

Evento di Legambiente Onlus e Fridays For Future Italia

Transizione ecologica: Now or never

 

Il 2021 sarà un anno decisivo per il Pianeta, con la #Cop26​ che si terrà a novembre a Glasgow che può (e deve) segnare un punto di svolta nelle politiche di lotta alla #crisiclimatica​. L’Italia in questo contesto ricopre un ruolo decisivo, ma soprattutto, in questa fase così delicata, il nostro Governo si appresta a chiudere la discussione sul #NextGenerationEU​, che rappresenta l’ultima chiamata per mettere in campo quella #transizioneecologica​ di cui tanto si parla ma che finora è rimasta solo sulla carta.

Per questo il 19 marzo sarà fondamentale far sentire la nostra voce e mobilitarci per il clima, con il prossimo #GlobalStrike​ per il #clima​.

Orso Bianco – #VideosForFuture​

 

Orso bianco è uno spot che parla dell'urgenza dell'agire per contrastare il cambiamento climatico attraverso la leggerezza e la magia del mondo dell'infanzia. E stato ideato e realizzato di ragazzi che hanno preso parte al laboratorio on line #VideosForFuture da settembre a novembre 2020. Grazie alla sapiente guida di Daniele Suraci (videomaker) e Giorgio Vicario (esperto in comunicazione) giovani ragazzi della provincia di Perugia sono riusciti a realizzare un piccolo miracolo nonostante la pandemia mondiale. Lo spot è stato selezionato dai responsabili di Legambiente Nazionale per entrare a far parte della campagna ChangeClimateChange.

Il Progetto Giovani per l'ambiente Giovani per l'ambiente è un progetto finanziato nell'ambito dell’iniziativa Azione ProvincEgiovani promossa dall’UPI e finanziata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale. Il progetto ha visto la Provincia di Perugia come capofila di un partenariato composto da Legambiente Umbria, la Fondazione di Partecipazione Umbria Jazz e da ARCI Comitato territoriale di Perugia. Giovani per l’ambiente ha sostenuto processi di aumento della consapevolezza delle tematiche legate allo sviluppo sostenibile riuscendo a coinvolgere 50 ragazzi tra i 18 e i 35 anni della Provincia di Perugia in tre laboratori di educazione allo sviluppo sostenibile incentrati sulla fotografia ( #PhotosForFuture​), sul video ( #VideosForFuture​) e sulla comunicazione ( #CommunicationForFuture​) e più di 1000 persone al Jazz For Future Forum 2020. .

Workshop – Non facciamoci fregare!

 

Workshop online sul progetto di impianto per lo stoccaggio della CO2 di ENI a Ravenna. Ecco perché la proposta di ENI non risponde alle esigenze della sfida climatica e agli obiettivi del Next Generation EU

 

Workshop – Fuori dal virus delle fossili

 

Rivedi il workshop realizzato martedì 19 maggio. Decarbonizzazione ed energia pulita, piattaforme petrolifere e tutela del clima. Parteciapano: Katiuscia Eroe, responsabile energia Legambiente, Lorenzo Mancini, Legambiente Emilia Romagna e Luciano Castrignano, SVA Legambiente Potenza.

 

Workshop – Cambiamo il cambiamento climatico

 

Rivedi il workshop realizzato venerdì 24 aprile, giornata del Global Strike, lo sciopero mondiale per il clima sulla campagna Change Climate Change, per parlare di di ENERGIA rinnovabile e democratica; EFFICIENZA energetica e produttiva; MOBILITÀ a emissioni zero; CIBO sano, giusto e sostenibile; GIUSTIZIA climatica per tutte e tutti.

 

Requiem al ghiacciaio del Calderone – Gran Sasso d'Italia

 

Solo ghiaccio residuo tra pietre e detriti. È quello che resta oggi del ghiacciaio del Calderone, il più meridionale d'Europa, situato sul versante nord est del Gran Sasso, in Abruzzo. Un ghiacciaio quasi del tutto scomparso a causa dei cambiamenti climatici e declassato a “glacionevato", cioè un accumulo di ghiaccio di ridotta superficie e di limitato spessore.  A parlar chiaro sono le immagini del “Requiem al ghiacciaio del Calderone – Gran Sasso D’Italia”, il video denuncia realizzato da Legambiente insieme al videomaker Elia Andreotti e alla violinista Laura Zaottini.

Ivano Ammoscato - CNR

 

Il ricercatore di Lamezia Terme racconta la sua esperienza di indagine presso la base del Cnr alle isole Svalbard, in Norvegia, avamposto dei climatologi italiani, per partecipare agli studi sulla presenza di inquinanti atmosferici anche negli strati più alti e cui effetti si fanno sentire anche al Polo nord.

Katiuscia Eroe, responsabile Energia Legambiente

 

L’edilizia è uno dei settori maggiormente responsabili del cambiamento climatico. Oltre il 40% delle emissioni provengono proprio dal nostro modo di consumare energia e dalle modalità con cui sono state realizzate molte delle nostre case, uffici ed edifici: strutture colabrodo, vecchie e inefficienti, che causano la dispersione di tutta quell’energia usata per riscaldarle e raffreddarle. Per questo, non solo dobbiamo cambiare la nostra mentalità e il nostro stile di vita, ma anche investire nell’efficientamento energetico. Per combattere il cambiamento climatico, risparmiare sulle bollette e vivere meglio.

Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente

 

Uscire dalle fonti fossili è un’urgenza assoluta. Per farlo abbiamo bisogno di sviluppare nuovi modelli, come quelli delle comunità energetiche. Diverse esperienze europee dimostrano non solo che è possibile, ma che farlo vuol dire aiutare l’ambiente e allo stesso tempo garantire l’accesso all’energia alle tantissime famiglie indigenti che oggi non possono permetterselo.

Giorgio Zampetti, direttore generale Legambiente

 

La crisi climatica ormai è sotto i nostri occhi tutti i giorni, la viviamo nei tanti eventi estremi che interessano le nostre città. Tra i tanti rischi concreti e sempre più vicini c’è quello della desertificazione. Per questo e per tanti altri motivi non possiamo aspettare per arrestare i cambiamenti climatici.

Andrea Poggio, settore mobilità Legambiente

 

Tra le tante azioni climalteranti che compiamo ogni giorno, alcune riguardano il nostro modo di muoverci: quello dei trasporti è uno dei settori che più pesano sulla situazione ambientale. Abbiamo bisogno di passare a stili di vita diversi. La mobilità elettrica, micro e non, è uno dei sistemi con i quali oggi è possibile muoversi in modo non solo più sostenibile, ma anche più veloce ed economico.

Antonino Morabito, responsabile Benessere Animale Legambiente


L'agricoltura ha un peso rilevante tra le cause di cambiamento climatico ed è responsabile in Italia di oltre il 9% delle emissioni climalteranti, imputabili soprattutto al comparto agro-zootecnico. Le pratiche agricole intensive causano impoverimento dei suoli, compromettendone la capacità di assorbimento della CO2 e la perdita di biodiversità naturale su estese superfici di monocoltura, a causa dell’utilizzo di fertilizzanti di sintesi e di fitofarmaci.