In geologia, termine, introdotto nel 1943 dallo statunitense S. W. Muller, che indica lo strato di terreno permanentemente gelato che si trova, a profondità non minori di qualche metro, nel sottosuolo di varie zone, specialmente ad alta latitudine e ad alta quota; si stima che il p. si estenda sotto circa un quinto delle terre emerse a latitudini maggiori di circa 60° e, indipendentemente dalla latitudine, alle alte quote delle grandi montagne.