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Nel centro urbano della città di Roma, dove vengono spesso superati i limiti di qualità dell’aria per le emissioni di particolato, era previsto che si sospendesse la circolazione nelle ore diurne dei mezzi con motore a diesel euro4 a partire dal 1° ottobre 2020. Le regioni, a causa della pandemia, ottengono il rinvio del provvedimento a data imprecisata di gennaio 2021. Pensiamo che a causa della pandemia – che riduce le esigenze di mobilità ed esalta i rischi di co-mobilità – il divieto avrebbe dovuto essere confermato. La ragione del blocco della circolazione dei veicoli euro4, e nei prossimi anni euro5, è parte dei provvedimenti nazionali e regionali di risposta alla procedura di infrazione europea contro l’Italia (multa miliardaria), per il superamento annuale dei limiti di inquinamento da particolato sottile (PM10 e PM2,5) ed ossidi di azoto.

 

PERCHÉ È UN NEMICO DEL CLIMA?

Ancora oggi, i motori a diesel superano di gran lunga i limiti di emissioni climalteranti (CO2 e NOx) previsti dalle norme di immissione al consumo, mediamente anche del 30-40%. Il motivo del loro utilizzo odierno risiede nel fatto che sono meno costosi di metano e benzina, perché tasse e accisa sono inferiori a parità di volume di carburante acquistato.

In fase di utilizzo, un’auto a diesel euro6 emette mediamente oltre 160 grammi di CO2 per chilometro percorso. mentre l’obiettivo medio europeo previsto per il 2020 è di 95g CO2/km.

 

TIPOLOGIA DI INQUINAMENTO

Prevalentemente atmosferico. In più, ingombro ed occupazione di suolo (specie nelle aree urbane) per sosta e spazi di sicurezza, ed impermeabilizzazione conseguente del suolo (coperto di asfalto) con aumento di rischi idrogeologici.


LINK DI APPROFONDIMENTO

Report di Legambiente "Mal'aria edizione speciale"