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Autostrada regionale Campogalliano-Sassuolo

L'opera consiste in una bretella autostradale di circa 15 km che collega l'A22, l'A1 e la SS 467 Pedemontana, la cui funzione dovrebbe consistere nella connessione del comprensorio ceramico di Sassuolo e dei comuni limitrofi con il sistema viabilistico nazionale.

Progetto autostradale risalente a decenni fa, oggi superato dalla costruzione (avvenuta nei primi anni Duemila) della superstrada Modena-Sassuolo che corre parallela al tracciato previsto, collegherà lo scalo merci intermodale di Marzaglia (Modena) con il distretto ceramico.
La Bretella, il cui progetto esecutivo è stato firmato durante la settimana di mobilitazione per il clima (20 settembre 2019), correrà in direzione nord-sud a fianco del fiume Secchia, un corso d'acqua pesantemente impattato da attività di escavazione, e intercetterà la zona di protezione assoluta dei campi acquiferi di Marzaglia, poco fuori Modena.
La definitiva compromissione della fascia fluviale, unita all'incentivazione al traffico merci su gomma (la superstrada è attraversata da molto traffico pesante e la Bretella avrà il ruolo di "fluidificare" la situazione), al conseguente incremento dell'inquinamento atmosferico, delle emissioni climalteranti e al rischio di inquinamento delle falde acquifere, hanno mosso associazioni e comitati che, negli anni, si sono opposti al progetto.
Alla Bretella si affiancherà la realizzazione della tangenziale di Rubiera, pensata per alleggerire il traffico che attraversa l'abitato sulla via Emilia in direzione est-ovest: il tracciato proposto, a sud dell'abitato, intercetta tuttavia una vasta area agricola.

Negli ultimi anni è stato presentato dal comitato "No Bretella Sì Mobilità Sostenibile" un progetto di viabilità alternativo, basato sull'utilizzo di tratti di strada già esistenti e collegabili, dai costi presumibilmente inferiori e dal consumo di suolo estremamente più ridotto, per la mobilità in direzione est-ovest a nord dell'abitato di Rubiera, unito alla realizzazione di un collegamento ferroviario diretto tra Marzaglia e gli scali merci di Rubiera (sulla linea ferroviaria parallela alla via Emilia) e Dinazzano (Casalgrande, accanto a Sassuolo, già oggi utilizzato per scambi; è tuttavia uno scalo sottodimensionato e collegato alla rete ferroviaria nazionale tramite una ferrovia a binario unico che parte da Reggio Emilia) per trasferire la mobilità delle merci del distretto sulla ferrovia.
Il progetto, presentato al MIT e agli Enti locali, non è mai stato valutato.
Al contrario, il MIT ha pubblicato un'analisi costi-benefici ritenuta più che discutibile da numerosi esperti interpellati per valutarne il contenuto.