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Venezia - vaporetti alimentati con Enidiesel+

Del 2018 l’intesa fra il Comune di Venezia, AVM, Veritas, rispettivamente la società veneziana di mobilità e la multiutility della gestione dei rifiuti, ed Eni per sostituire nei vaporetti l’utilizzo del diesel tradizionale con Enidiesel +, carburante brevettato che contiene un 15% di componente rinnovabile.

L’accordo si esplica attraverso una collaborazione di sette mesi (dal 1 aprile al 31 ottobre 2018) grazie alla quale tutti i mezzi acquei della flotta AVM vengono riforniti con il nuovo carburante, “la cui parte vegetale viene prodotta a Porto Marghera, dove Eni ha realizzato, con un brevetto proprietario, il primo esempio al mondo di conversione di una raffineria convenzionale in bioraffineria, cioè in grado di trasformare materie prime di origine biologica, inclusi gli oli vegetali usati e grassi animali, in biocarburanti di alta qualità”.

A carico della Veritas, invece, la gestione della raccolta degli oli alimentari esausti che, trasformati, andranno in parte a costituire la componente rinnovabile del carburante.

 

PERCHÉ È UN NEMICO DEL CLIMA?

Come anticipato, solo il 15% del carburante Enidiesel+ è di origine rinnovabile (e prende il nome di green diesel), e di questa frazione unicamente il 10% deriva realmente dalla trasformazione degli oli alimentari esausti. L’80%, invece, proviene dalla lavorazione diretta dell’olio di palma.

Studi a carico della Commissione Europea hanno dimostrato che le piantagioni di olio di palma (soprattutto in Indonesia) sottraggono spazio alla foresta, distruggono biodiversità e torbiere: sono causa diretta ed indiretta del triplo delle emissioni di CO2 rispetto al gasolio fossile. Per questa ragione la CE classifica l’olio di palma come “ad alto rischio ILUC” (Indirect Land Use Change – Consumo Indiretto di Suolo).

Oltre a questo, Legambiente è ricorsa all'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (AGCM), che nel 2020 ha indicato come ingannevole la pubblicità di Eni che professava l’ecosostenibilità del carburante Enidiesel+. A seguito della condanna, la società è stata obbligata a pagare una multa di 5 milioni di euro.

In conclusione, il carburante Enidiesel+, oltre ad essere stato oggetto di una campagna di greenwashing, causa danni all’ambiente superiori rispetto al diesel di origine fossile, e AVM e Veritas, in virtù della partnership stipulata con Eni, sono corresponsabili del relativo inquinamento.

 

TIPOLOGIA DI INQUINAMENTO

Emissioni climalteranti, deforestazione, perdita biodiversità.

 

APPROFONDIMENTI

Rapporto Olio di Palma 2020 di Legambiente

http://www.viviconstile.org/magazine/articoli/il-mio-comune-distrugge-le

https://www.eni.com/it-IT/media/comunicati-stampa/2018/03/a-venezia-i-vaporetti-vanno-a-eni-diesel.html

https://live.comune.venezia.it/it/2018/03/firmato-l-accordo-tra-comune-di-venezia-avm-veritas-ed-eni-la-fornitura-del-biocarburante

https://www.lanuovaecologia.it/wp-content/uploads/2020/01/Dossier-Linganno-del-green.pdf